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1 dicembre 1918.

104 anni fa (18 novembre secondo il vecchio calendario ancora in uso, ma per pochi mesi, nel vecchio Regat) ad Alba Iulia, nella Transilvania, veniva solennemente proclamata l’Unione al Regno di Romania delle terre abitate in maggioranza da romeni facenti parte della Corona di Santo Stefano (Transilvania stricto sensu; Maramureş; Satu Mare; Crişana; Banat) spesso definite, alla buona “Transilvania” oppure “Translvania e Banato”.

Nasceva la “România Mare” che, dall’estate 1940 e di nuovo dal 1944, è più piccola ma ancora conserva buona parte di quei confini e (praticamente) TUTTE le terre che si unirono ad Alba Iulia quello storico 1 dicembre 1918; scrivo “praticamente” poiché la Romania contro il volere del suo Primo Ministro Gheorghe I.C. Brătianu che si batté come un leone a Parigi nel 1919 (e si dimetterà per protesta) non riuscirà in concreto ad ottenere tutto il Banat, ma fu costretta a lasciar la parte occidentale ai serbi (e un pezzettino infinitesimo financo restò agli ungheresi, come si vede dalla cartina, in verde): ciò verrà sancito, secondo il diritto internazionale, con il duro trattato del Trianon (4/6/1920) imposto all’Ungheria.

la România Mare, nel suo significato più ampio, quale esistette dal 1/12/1918 al 28/6/1940, consisteva di:

  1. Antico Principato che noi chiamiamo Valacchia ed i romeni chiamano Ţara Românească, cap. Bucureşti  si unì al successivo nel 1859 e nel 1862 formò la Romania;
  2. Antico Principato di Moldavia, in romeno Moldova (nei confini post-1812), cap. Iaşi  si unì al precedente nel 1859 e nel 1862 formò con quello la Romania (all’epoca, e sino al 1878, comprendeva anche i 3 judeţe sud-bessarabi di Cahul, Ismail e Bolgrad che la Russia si riprese nel 1878, dopo averli perduti a Parigi nel 1856)  Herţa (Ţinutul Herţei) non è più romena dal 1940/1944, è oggi ucraina; i sovietici l’avrebbero presa “per sbaglio”;
  3. Dobrugia (Dobrogea) settentrionale sino ad una linea a sud di Mangalia  annessa in base alle decisioni del Congresso di Berlino (13/6/1878-13/7/1878) era in precedenza ottomana in modo diretto e dunque vi erano, e alcuni vi sono tuttora, dei musulmani; i due Principati invece, sino al 1877 (proclamazione dell’indipendenza), erano semplicemente sotto l’alta e vaga sovranità della Porta, ma del tutto autonomi; l’insula Şerpilor (isola dei Serpenti), egualmente romena dal 1878, è sovietica dal 1948 e oggi ucraina;
  4. Dobrugia meridionale  OGGI NON PIÙ ROMENA tolta alla Bulgaria con il trattato di Bucarest (10/8/1913 n.s) e di nuovo con il trattato di Neuilly (27/9/1919); restituita alla Bulgaria con l’accordo di Craiova (7/9/1940) unico di quelli dell’epoca-si disse per intervento personale di Stalin su richiesta di Dimitrov-a restare in vigore dopo la fine della II GM;
  5. Bessarabia  OGGI NON PIÙ ROMENA (in gran parte inclusa nella Repubblica Moldova, il nord e il sud all’Ucraina)  il suo Sfatul Ţării (Consiglio del Paese) proclamò l’unione alla Romania, sub condicione, il 9/4/1918 n.s (27 marzo v.s) e, senza condizioni, il 10/12/1918 (27 novembre v.s);
  6. Bucovina (la parte settentrionale non è più romena dal 28/6/1940 e definitivamente dal 1944, è ucraina) era austriaca; proclamò l’Unione alla Romania il 28/11/1918 n.s a Cernăuţi (Czernowitz; oggi Černivci in ucraina);
  7. Le terre ungheresi, cioè Transilvania, Maramureş, Crişana, Satu Mare e Banat (occidentale)  proclamarono l’Unione ad Alba Iulia il 1/12/1918 n.s, quando ci fu la Grande Unione, quella di cui si festeggia oggi il Centenario (il 1 dicembre, tutti gli anni, è festa nazionale della Romania sin dalla caduta del comunismo).

Ecco la suddivisione dettagliata della România Mare (mi riferisco al 1/12/1918 ma i judeţe sono quelli di fine 1920; per alcuni anni restarono in vigore nelle nuove terre le divisioni pre-romene; inoltre, i judeţe di allora, anche nelle parti restate romene, non sono necessariamente gli stessi di oggi, allorché si segue la nuova suddivisione del 1968, quando furono restaurati i judeţe e abolite le regiuni in vigore dal 1950 al 1968)  judeţ viene da me reso “contea”.

Grande Romania, contee [71 in tutto]

Bessarabia: 9 contee [judeţe]

1.Hotin  oggi a UA (Khotyn)

2.Soroca  oggi a MD

3.Bălţi  oggi a MD

4.Orhei oggi a MD

5.Lăpuşna  oggi a MD

6.Tighina  oggi a MD (ma un pezzo, città di Bender, de facto a RMN cioè Transnistria, secessionista e non riconosciuta)

7.Cahul oggi in gran parte a MD, un pezzo a UA

8.Cetatea-Albă  oggi a UA (Bilhorod-Dnistrovs’kyj), un pezzo a MD

9.Ismail  oggi a UA (Izmaïl)

Bucovina: 5 contee [judeţe]

1(10).Cernăuţi  oggi a UA (Černivci)

2(11).Storojineţ  oggi a UA (Storožynec’)

3(12).Rădăuţi  oggi divisa fra RO e UA

4(13)Câmpulung  oggi a RO

5(14).Suceava  oggi a RO

Transilvania [lato sensu]: 23 contee [judeţe, di cui 15 in Transilvania propria “stricto sensu”, 1 in Maramureş, 2 in Satu Mare, 2 in Crişana e 3 in Banat]  oggi tutte in RO

[Maramureş: 1 contea]

1(15).Maramureş

[Satu Mare et viciniora: 2 contee]

2(16).Satu-Mare

3(17).Sălaj

[Crişana: 2 contee]

4(18).Bihor

5(19).Arad

[Banat: 3 contee]

6(20).Timiş-Torontal

7(21).Caraş

8(22).Severin

[Transilvania propria: 15 contee]

9(23).Hunedoara

10(24).Alba

11(25).Sibiu

12(26).Târnava-Mică

13(27).Târnava-Mare

14(28).Făgăraş

15(29).Braşov

16(30).Trei Scaune

17(31).Odorhei

18(32).Ciuc

19(33).Mureş

20(34).Turda

21(35).Cluj

22(36).Someş

23(37).Năsăud

Vecchio Regno nei confini del 1913: 34 contee [judeţe]

Dobrugia: 4 contee [judeţe]

1(38).Caliacra  oggi BG (Kaliakra)  romena solo in 1913-1916 e 1918-1940

2(39).Durostor oggi BG (Silistra)  romena solo in 1913-1916 e 1918-1940

3(40).Constanţa  oggi RO

4(41).Tulcea   oggi RO

Valacchia (Ţara Românească): 17 contee [judeţe], tutte in RO

[Oltenia: 6 contee]

1(42).Gorj

2(43).Mehedinţi

3(44).Dolj

4(45).Vâlcea

5(46).Olt

6(47).Romanaţi

[Muntenia: 11 contee]

7(48).Teleorman

8(49).Argeş

9(50).Vlaşca

10(51).Muscel

11(52).Dâmboviţa

12(53).Prahova

13(54).Ilfov

14(55).Ialomiţa

15(56).Brăila

16(57).Buzău

17(58).Râmnicu-Sărat

Moldavia: 13 contee [judeţe], tutte in RO tranne Herţa (contea Dorohoi) in UA

1(59).Putna

2(60).Covurului

3(61).Tecuci

4(62).Tutova

5(63).Bacău

6(64).Fălciu

7(65).Vaslui

8(66).Roman

9(67).Neamţ

10(68).Iaşi

11(69).Fălticeni

12(70).Botoşani

13(71).Dorohoi  una piccola parte (Herţa) oggi in UA

 

Massimo Vassallo

02.04.2023

4 thoughts on “1 dicembre 1918: la Transilvania si unisce al Regno della Romania”

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